di Francesca Macor
Non era mai stato edito prima questo dolcissimo romanzo di Simone De Beauvoir, Le inseparabili, per Ponte alle grazie; scritto nel 1954 e conservato dall’autrice che non volle pubblicarlo, racconta dell’amicizia tra lei e Zaza, dal loro incontro a scuola fino alla morte di Zaza nel 1929.
Simone diventa Silvye, e Zaza Andrée, provengono da famiglie di diversa estrazione sociale e in particolare Andrée da un clan ultracattolico dalle rigide tradizioni. Entrambe dimostrano intelligenza e una spiccata personalità, qualità malviste nelle bambine che rendono la loro amicizia osteggiata non solo dalle famiglie, ma anche dalla scuola. Le pressioni che le ragazze subiscono non riescono tuttavia a separarle e Andrée può trovare nell’amicizia con Silvye un rifugio dall’ambiente oppressivo in cui vive.
Un ambiente che la porta a tagliarsi volontariamente il piede con un’accetta, per trovare requie dalla madre, e a cercare nel matrimonio una temporanea via di fuga che però, a lungo andare, la soffocherà definitivamente facendole credere di essere lei quella sbagliata.
Una storia d’amore, perché questo sono tutte le amicizie.