Articoli

I Diari del Dottor Zagabria: Paziente #2. “Morlè”

Una fumosa balera vuota ospita un vecchio pescatore di frodo in una notte di maestrale. Un ricordo erotico di infanzia, come il suono di una campana, infrange per un istante la sua monotona quotidianità,...

Altri “Fantasmi”. Il diritto all’invisibilità

di Claudia Pavan Fantasmi sotto attacco! In un sito che vende hardware e software per dispositivi di controllo e sistemi di “spionaggio”, come microspie e telecamere, incappo in una sezione chiamata...

Terza Pagina. Immersioni / Promemoria

di Jacopo Pignatiello Immersioni Nella mia tazza rossa si tuffa assonnato il cucchiaino: un pesciolino argenteo che nuota in latte e caffè. Lo sollevo, lo osservo, bevo, lo reimmergo e con movimenti rotatori lo mando all’esplorazione del fondale, alla...

Sissi l’imperatrice: una corona troppo pesante

di Livio Cerneca Chi ha già, per curiosità o per motivi professionali, approfondito e studiato la tormentata personalità di Elisabeth imperatrice d'Austria, non riceverà particolari rivelazioni dallo spettacolo in programma...

E nella morte vivremo. Ricordo di Adam Zagajewski

di Simone Raviola guardati dall’aridità del cuore ama la fonte mattutina l’uccello dal nome ignoto la quercia d’inverno la luce sul muro lo splendore del cielo essi non hanno bisogno del tuo caldo...

Un po’ più in là

di David Watkins (illustrazione di Luca Cingolani) Ma i miei giorni più felici saranno stati i giorni dopo. Postumi. Le ore mai vissute, le sole che mi riguardino davvero. Non la festa, non il suo presente, bello brutto che sia, ma la sua differita, il suo riverberarsi, un po' più in...

“Eredità” di Vigdis Hjort

di Francesca Macor È un libro impegnativo Eredità di Vigdis Hjort, Fazi Editore. Un lento processo di distaccamento e de-mitizzazione del legame di sangue, che avviene con un progressivo scavare nei sentimenti, nei ricordi e nei traumi della protagonista; fino ad arrivare al punto centrale della questione, che rimane non...

Luddismi di ieri e di oggi. Per un’ecologia del lavoro

di Andrea Muni Premessa In Gran Bretagna nel 1811 alcuni strani figuri (capitanati da un fantomatico capobanda di nome Ned Ludd) iniziano a distruggere sistematicamente le nuove macchine industriali, che abbassavano il costo del lavoro aumentando in un sol colpo mole e velocità di produzione. Il 12 aprile 1811 trecentocinquanta uomini, donne...

Che si possa dissentire…(almeno a Natale!)

di Silvia D'Autilia Sia nel mondo reale che nel mondo social giudico costruttivo un confronto, quando è in grado di mettere in discussione i miei punti di vista e farmi notare prospettive che non avevo considerato. Con l’entrata in vigore – il 4 dicembre – dell’ultimo Dpcm, fatta eccezione per...

Storia dei “Freaks” – Fenomeni da baraccone

di Ivan Buttazzoni Il termine “freak”, fenomeno, è usato per indicare gli umani fisicamente anormali: nani, giganti, fratelli siamesi, ermafroditi, donne barbute e scheletri viventi. Queste pregevolissime persone hanno alle loro spalle una storia individuale e collettiva di emarginazione, segregazione, esclusione e pesante sfruttamento. Da sempre sono gli schiavi e...

La libertà ai tempi del coronavirus

di Stefano Tieri A distanza di un anno dall'entrata del coronavirus nelle nostre vite, possiamo dire che se il Covid-19 è stato in grado di rivelare qualcosa sulla natura umana, non è tanto la sua darwiniana capacità di adattamento, quanto la sua parte più spregevole: il suo profondo egoismo. La solidarietà...

De Beauvoir “Sulla liberazione della donna”

di Francesca Macor Saggetto agile e veloce di Simone De Beauvoir, Sulla liberazione della donna nella "Collana di Pensiero radicale" di Edizioni E/O. Il libro riporta un'intervista fatta da Anna Maria Verna nel 1977 in cui il pensiero di De Beauvoir si rivela già proiettato verso l'intersezionismo e il transfemminismo,...

#NODI. Nodo suebo

di Giuseppe Nava Un tempo c’erano dèi che non amavano essere rinchiusi in un tempio. Preferivano i boschi, i prati, i fiumi. E a quegli dèi gli uomini consacravano i boschi, i prati, i fiumi. Nessun tempio era grandioso quanto una brughiera di eriche e ginepri, o una pietraia frequentata...

“Dark Deleuze”. Tra accelerazionismo e Apocalisse

di Valerio Cianci Quando un medico dà il proprio nome a una malattia, vi è in ciò un atto, nello stesso tempo linguistico e semiologico, molto importante, nella misura in cui tale atto associa un nome proprio a un insieme di segni, o a far sì che un nome proprio...

Halldora Thoroddsen. “Doppio Vetro”, la passione in terza età

di Francesca Macor È morta il 22 luglio di quest'anno Halldóra Thoroddsen, che ha scritto questo romanzo - uscito per Iperborea Casa Editrice - di una delicatezza e dolcezza disarmanti su un argomento tabù come la passione senile. Un argomento ancora spinoso per molti che, spesso, appena sollevato scatena reazioni diametralmente...

Ypokrités. Una grammatica dell’ipocrisia

di Lorenza Ronzano Tre scorci d'ipocrisia Primo - Alcuni anni fa, sul manifesto pubblicitario per una campagna di raccolta fondi da devolversi a bambini peruviani, c’era la foto di un bambino di cinque o sei anni sopra la quale accampava la scritta "Anche lui è un Uomo".Secondo – Durante la presentazione...

Peggiorare meglio

di David Watkins (illustrazione di Silvia Mengoni) Il giorno in cui prendemmo servizio al suo magistero, qualcuno ci disse: Scrivere significa, essenzialmente, peggiorare. Diventare peggio; andare su nel peggio; approssimare il pessimo. Quanto non è suscettibile di peggioramento, occorre, immediatamente, lasciarlo andare. Che se ne vada a essere migliore da qualcun altro;...