Recensioni
Articoli
La fantascienza ai tempi della crisi climatica
di Stefano Tieri
Il genere sci-fi ama confrontarsi – forse più di ogni altro – con le storture, gli ingranaggi inceppati, le crisi profonde che caratterizzano il nostro presente. Come se per mettere più a...
Articoli
Il lato oscuro della perfezione: The Substance
di Stefano Tieri
L'edizione 2024 del Trieste Science+Fiction Festival si è aperta, ieri sera, sotto il segno dell’horror, portando sul grande schermo The Substance della regista e sceneggiatrice francese Coralie...
Articoli
Musica o barbarie: Dos Atomos di Dos Monos
di Alessandro Sbordoni
Il 31 Maggio 2024, Dos Monos, il gruppo di hip hop sperimentale formato da Zo Zhit, Taitan e NGS, ritorna alla musica del passato per saccheggiarla. Se...
Articoli
“Food for profit”. Gli animali che rimuoviamo
di Massimo Avella
Food for profit è un documentario realizzato da Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi che mostra il collegamento tra industria della carne, lobby e potere politico. Nell’attuale sistema...
Recensioni
Magnifica presenza, gli attori fantasma di Özpetek
di Livio Cerneca
Un giovane attore va ad abitare in una casa infestata dai fantasmi. Da qui comincia a muoversi la trasposizione teatrale che Ferzan Özpetek ha tratto dal suo...
“La la land” e il ritorno alla Hollywood classica
di Marco Catenacci
Quanto è difficile oggi (un "oggi" che continua ormai da oltre 20 anni…) accostare sinceramente e senza sensi di colpa gli aggettivi “nuovo” e “originale” alla descrizione di un film. Certo, c’è stato (o c’è ancora?) il postmoderno a ribadire tale concetto, a sottolineare come possa esistere...
Elaborare il lutto su pellicola: “One more time with feeling”
di Marco Catenacci
“One more time, with feeling”: ancora una volta, con sentimento. Ancora una volta, dopotutto e nonostante tutto. Ancora una volta, ancora una canzone, ancora un altro disco. Ancora un tentativo di riprendere in mano le redini della propria vita (di rimetterla letteralmente a fuoco), perfino dopo un...
“Whiplash” di Damien Chazelle: il tempo (di un ritorno)
di Marco Catenacci
Prima della musica, prima del jazz, prima dello scontro con i propri desideri e le proprie ambizioni, il cinema di Damien Chazelle sembra essere prepotentemente incollato ad un decisivo e triplice concetto di Tempo; Tempo nell’azione, Tempo dell’azione, Tempo di uno sguardo (successivo ad un Ritorno).
Nonostante i...
Anatomia di una strage: “Dark Night” di Tim Sutton
di Francesco Ruzzier
Nella notte tra il 19 e il 20 luglio James Holmes, ex dottorando di neuroscienze ventiquattrenne, aprì il fuoco durante la proiezione della prima del film Il cavaliere oscuro - Il ritorno in un cinema di Aurora, in Colorado. Nell'attacco ha ucciso 12 persone e ne ha...
L’identità è una questione linguistica: “L’analfabeta” di Agota Kristof
di Ilaria Moretti
È morta nel 2011 a Neuchâtel, sua città d’adozione. Aveva settantacinque anni e da tempo non scriveva più. A guardare a passo di gambero l’opera di Agota Kristof, scrittrice ungherese naturalizzata svizzera, il tutto suona quasi come una premonizione. In un’intervista del 2005 a Stefania Vitulli aveva...
La pericolosità delle psichiatrie
Commento al numero 370/2016 di aut aut
di Silvia D'Autilia
Perché trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa?
Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi,
attorno a voi, la logica, la logica di tutte le vostre costruzioni!
(Luigi Pirandello, Enrico IV)
Intitolato Individui pericolosi, società a...
L’autofiction come scoperta del sé. “Un matrimonio perfetto” di Carla Cerati
di Ilaria Moretti
“Quanto tempo può durare un’adolescenza?”. Se lo chiede Silvia che ha sposato Fabrizio un po’ per amore, un po’ per ostinazione. Voleva provare a se stessa di essere tenace, una con i nervi saldi, la ragazza moderna che sa quel che vuole. È accaduto dopo la guerra,...
La fisiognomica e il caso, nei “Mangia a poco” di Thomas Bernhard
di Alice Gardoncini
I “mangia a poco” li potete incontrare se diventate clienti abituali di un bar, di un locale o di una mensa: si siedono sempre allo stesso tavolo, hanno lo sguardo pacato di chi si sente a casa e i gesti misurati e precisi degli habitué. E, soprattutto,...
Memorie di periferia: “Fuori non c’è nessuno” di Claudia Bruno
di Ilaria Moretti
I ricordi degli uomini arrivano fino ai due anni di vita, poi è il vuoto. Lo sa bene Greta, trentenne del nostro tempo, un’infanzia al sud Italia e un trasferimento a Piana Tirrenica, immaginaria cittadina satellite nei dintorni della capitale, costruita con il mito del progresso e...
La scrittura come ricordo
di Ilaria Moretti
Scrivere di una mancanza. Guardarsi indietro e precipitare in un pozzo nero. L’esistenza è attraversata da buche, punti morti. Nel gergo poetico sono gli “oublis”: atti del dimenticare. C’era un vuoto nella prosa di Annie Ernaux, normanna, classe 1940, insegnante di letteratura, scrittrice dal 1974. Da anni,...
Siamo tutti devianti
di Stefano Tieri
Il manicomio è più vivo che mai. Piero Cipriano, classe 1968, psichiatra “riluttante” per sua stessa definizione, torna a ricordarcelo nel suo recente La società dei devianti, edito da elèuthera come i precedenti La fabbrica della cura mentale e Il manicomio chimico. Il nuovo libro di Cipriano...
Dalla massa alla moltitudine
di Cristiano Carchidi
Grammatica della moltitudine è un breve saggio di Paolo Virno, nato dalla trascrizione di un seminario tenuto all’Università della Calabria nel 2001. Definita dal suo stesso autore come “anfibia”, quest'opera valorizza – fin dal titolo – il concetto di “moltitudine”. Quella di “moltitudine” è infatti, nella logica...