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Articoli
Terza pagina. “Lettera di accompagnamento a gatto bianco”
di Davide Rossi
Nonostante la mia allergia ai gatti, misteriose circostanze mi hanno portato a diventare, da un giorno all’altro, il padrone di un piccolo felino bianco – che al momento girovaga per il mio...
(in)attualità
Voci critiche da Israele. Conversazione sul conflitto israelo-palestinese con Sarah Parenzo
Intervista a cura di Andrea Muni
*Sarah Parenzo è una traduttrice, dottoressa di ricerca e operatrice della salute mentale italo-israeliana, che vive e lavora da anni in Israele. Ha tradotto...
Articoli
Boomers, da Raffaella Carrà alla luna
di Livio Cerneca
Anche se non siete nati tra il 1946 e il 1964, o poco prima e poco dopo, “Boomers” vi piacerà lo stesso. Forse non riuscirete immediatamente a...
Approfondimenti
Una nave nella foresta. Herzog e la fame d’inutile
di Pierangelo Di Vittorio
*Questo testo è un montaggio di estratti dal nuovo libro di Pierangelo Di Vittorio Fitzcarraldo Fragment. Il sublime, la techne, il legame sociale (Efesto, Roma 2023),...
Articoli
Terza Pagina. “Pinocchio singhiozzo”
di Teo Verdiani
Che vada a fare in culo la Fata TurchinaChe poi la amoÈ che mi è andata per traverso quella cosa di diventare veroLa verità fa schifoDicono che...
“Whiplash” di Damien Chazelle: il tempo (di un ritorno)
di Marco Catenacci
Prima della musica, prima del jazz, prima dello scontro con i propri desideri e le proprie ambizioni, il cinema di Damien Chazelle sembra essere prepotentemente incollato ad un decisivo e triplice concetto di Tempo; Tempo nell’azione, Tempo dell’azione, Tempo di uno sguardo (successivo ad un Ritorno).
Nonostante i...
Terza pagina #8. Piangere Bruxelles
di Andrea Muni
Piangere Bruxelles
La vecchia nera, enorme e
sifilitica che vaneggia
sempre
all'entrata della metro
a de Broukere.
Le puttane di rue d'Aeroschott
che si specchiano nei pisciatoi muti
incastonati nel muro
della stazione.
Moldava, 21 anni
non ha mia visto la Grand Place,
è a Bruxelles da due.
Altri neri che, duecento metri
più in là, si picchiano
alla Gare du nord.
Il...
Anatomia di una strage: “Dark Night” di Tim Sutton
di Francesco Ruzzier
Nella notte tra il 19 e il 20 luglio James Holmes, ex dottorando di neuroscienze ventiquattrenne, aprì il fuoco durante la proiezione della prima del film Il cavaliere oscuro - Il ritorno in un cinema di Aurora, in Colorado. Nell'attacco ha ucciso 12 persone e ne ha...
Europa: canta che ti passa
di Giuseppe Nava
Forse sembrerà strano, ma l’Inno alla Gioia è stata l’ultima traccia a venirmi in mente per questo esperimento di playlist tematica. Questa musica famosissima, culmine della parte corale della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven (scelto nel 1972 come inno dell’Unione Europea, senza però le parole, ovvero...
L’Europa dei Popoli, come se non esistesse
di Ruben Salerno
Si è parlato molto di Europa negli ultimi mesi, spesso impropriamente, talvolta in luoghi inadatti e con superba ignoranza. Da chartasporchisti pertanto ci vediamo quasi costretti a dibattere in modo inattuale di un argomento che, se da un lato può sembrare trito e ritrito, dall'altro risulta determinante...
Malati di terrore
di Stefano Tieri
A un certo punto la figlia del re si azzarda a sedersi sul dorso del toro, senza sospettare di chi sia in verità. Allora il dio, allontanandosi con fare indifferente dalla terra e dalla spiaggia asciutta, comincia a imprimere le sue false orme sulla battigia, poi va...
Euro(di)visione: presagi televisivi sul destino dell’Unione Europea
L'Europa oggi non si troverebbe nei guai – o almeno, non in guai tanto seri – se, al posto dell'Inno alla Gioia di Beethoven, come glorificazione musicale del continente unito fosse stato scelto il Preludio al Te Deum di Marc-Antoine Charpentier, la solenne fanfara che da più di mezzo...
L’identità è una questione linguistica: “L’analfabeta” di Agota Kristof
di Ilaria Moretti
È morta nel 2011 a Neuchâtel, sua città d’adozione. Aveva settantacinque anni e da tempo non scriveva più. A guardare a passo di gambero l’opera di Agota Kristof, scrittrice ungherese naturalizzata svizzera, il tutto suona quasi come una premonizione. In un’intervista del 2005 a Stefania Vitulli aveva...
Europa e immigrazione: pratiche dell’accoglienza o teorie di un abominio?
di Lorenzo Natural
“Non c’è alcun modo per aumentare in modo organico la popolazione dell’Unione europea di altre 42 milioni di persone entro il 2020, per non parlare di altri 257 milioni entro il 2060: non si può costringere la gente a fare più figli. Aumentare l’immigrazione è dunque il...
Charta Sporca incontra i suoi lettori
Cari lettori, è a voi che ci rivolgiamo direttamente, con l'intenzione di creare un'occasione di incontro in concomitanza dell'uscita del nostro nuovo numero. Un'occasione che forse è mancata in questi anni, dove abbiamo organizzato molti incontri pubblici, ma senza mai mettere al loro centro il lavoro di redazione e...
La pericolosità delle psichiatrie
Commento al numero 370/2016 di aut aut
di Silvia D'Autilia
Perché trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa?
Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi,
attorno a voi, la logica, la logica di tutte le vostre costruzioni!
(Luigi Pirandello, Enrico IV)
Intitolato Individui pericolosi, società a...
Charlie Hebdo e i terremotati: l’agenda setting ai tempi dei social network
di Lilli Goriup
La vignetta di Charlie Hebdo che raffigura i feriti e i morti del terremoto secondo lo stereotipo dell’italiano mangiatore di pasta è brutta e non è satirica. I motivi sono semplici: è razzista e non prende in giro il potere ma le vittime. La satira, secondo la...