di Livio Cerneca
Sul dialogo tra una donna e un uomo è stata scritta l’intera storia del mondo. Nella commedia Diamoci del Tu (On a First Name Basis), il drammaturgo canadese Norm Foster adatta l’inesauribile tematica al rapporto tra un datore di lavoro e la sua donna di servizio. Due vite in apparenza senza punti in comune: lei da ventotto anni si occupa delle pulizie della grande casa in cui l’uomo vive, gli prepara da mangiare, riordina, lava, stira; già dalle prime battute scopriamo che lui le è talmente grato che non conosce neanche il suo nome di battesimo, assorbito com’è dalla propria attività creativa e afflitto da una certa paraculaggine piuttosto verosimile, visto che il personaggio è uno scrittore ricco e famoso tutto preso da se stesso, indifferente e annoiato.
Al Teatro Orazio Bobbio di Trieste, da venerdì 25 a lunedì 28 novembre, Anna Galiena (Lucy Hopperstaad) e Enzo Decaro (David Kilbride) ci offrono una prestazione decisa, a tutto fiato, dal ritmo ininterrotto. Un atto unico di quasi due ore che sembra duri la metà perché si ride continuamente, perché i registri vocali cambiano in continuazione, perché due professionisti che hanno per le mani un buon testo contemporaneo sanno come renderlo e addirittura migliorarlo.
La vicenda di queste due persone di mezza età è una tenera lotta di classe. Pur condividendo per molte ore al giorno lo stesso spazio, la loro condizione è diversa. Lo scrittore si stupisce che la sua governante abbia letto tutti i suoi libri e sia una persona molto colta, al punto di sentirsi anche infastidito quando lei gli spiega alcuni concetti relativi alle neuroscienze. E resta di stucco apprendendo lo stipendio favoloso che le ha accordato senza neanche rendersene conto.
I mondi diversi che qui si confrontano sono molteplici: sotto il primo strato di genere – uomo e donna – c’è poi quello sociale, quello che distingue il padrone dal sottoposto, e ancora, il pragmatismo ossessivo (mentre la donna parla, lo scrittore prende continuamente appunti) contro un segreto tenuto a lungo nascosto e che nel finale verrà rivelato, con la concessione di una sospensione dalla quale lo spettatore potrà liberarsi solo con la propria immaginazione.
In una delle edizioni originali, David Kilbride era interpretato dall’autore della commedia, Norm Foster, che sembra sia anche un discreto attore e che, in questo caso specifico, deve aver brillato particolarmente: il personaggio maschile ha forti tratti autobiografici, secondo quanto dichiarato dallo stesso Foster.
Diamoci del Tu è uno spettacolo che può essere apprezzato anche da chi non è abituato ad andare a teatro, è leggero e intelligente, profondo e intrigante, è veloce e divertente, e poi ci sono due grandi attori sul palcoscenico. Non ci sono tante scuse per non andare a prendere i biglietti.