di Francesca Macor
Cinque casalinghe americane, dedicate alla cura dei figli, della casa e del quartiere, dove vivono solo famiglie per bene e dove nessuno ha bisogno di chiudere la porta a chiave, per sfuggire alla noia della routine e dei lavori domestici fondano un club del libro su romanzi “true crime”. Ma cosa succede quando, all’arrivo di un affascinante nuovo vicino che non esce mai durante il giorno, i bambini neri del quartiere povero mostrano dei segni di punture, depressione e cominciano a suicidarsi? E quando una di quelle donne si chiede se sta succedendo ai suoi figli?
Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe di Grady Hendrix, Mondadori, è un romanzo horror senza mezzi termini, che per quanto possa ricordare un misto tra Desperate Housewives e True Blood riesce ad andare oltre, usando lo splatter per mostrare la società americana in tutte le sue sfaccettature: la condizione delle donne, dei neri, la violenza maschile e i pregiudizi sociali.
Il libro che nessuno si aspettava e che tutti ci meritiamo. Budella incluse.