teatro
(in)attualità
Il Capitale: un libro che non abbiamo ancora letto. Lo spettacolo sull’occupazione GKN
di Sara Nocent
Una mattina d’estate del 2021, i lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio ricevono una mail: la multinazionale londinese comunica il licenziamento di quattrocentoventidue dipendenti. Senza prima essersi confrontata con i sindacati. In...
Articoli
Boomers, da Raffaella Carrà alla luna
di Livio Cerneca
Anche se non siete nati tra il 1946 e il 1964, o poco prima e poco dopo, “Boomers” vi piacerà lo stesso. Forse non riuscirete immediatamente a...
Articoli
La “Nona” di Marcela Serli. Una sinfonia del Bel Paese
di Francesca Mazzotta
Nel ricco torrente di espressioni artistiche che ultimamente problematizzano il sistema-famiglia, zampilla “La Nona”, in scena fino allo scorso 29 ottobre allo stabile La Contrada di Trieste,...
Articoli
“Ecologia capitalista. Dio non fa la differenziata”
di MC e Stefano Tieri
Ve lo immaginate dio in un fast food, con indosso la maglietta dell'Udinese, che beve Coca Cola con una cannuccia di carta che poi butta...
Articoli
“Spettri” di Ibsen: il dolore muto della solitudine
di Francesco Bercic
Un urlo a squarciagola, accompagnato da una musica altrettanto invadente, apre gli Spettri di Ibsen, nel sabato sera del Rossetti che registra sempre un ottimo numero di presenze....
“I miserabili” di Hugo per la regia di Franco Però: luci e ombre di un romanzo storico a teatro
di Eleonora Zeper
Dobbiamo all'anima di Cristo le cose e i generi più diversi: I Miserabili di Hugo, I Fiori del male di Baudelaire, la nota pietosa dei romanzi russi, Verlaine e i suoi poemi; le vetrate, le tappezzerie e i lavori quattrocenteschi di Burne-Jones e di William Morris...
Le avventure di numero primo
di Ruben Salerno
Unico atto, Marco Paolini colpisce ancora. Questa volta con lo spettacolo tratto dall'omonimo libro, scritto a quattro mani con il sociologo Gianfranco Bettin, per una tournée nazionale, partita dal Politeama Rossetti a Trieste.
I tratti della drammaturgia paoliniana ci sono tutti: monologo, scenografia scarna e simbolica, un testo...
“Richard II”, il verbo del potere perduto
di Livio Cerneca
I destini dei popoli e delle nazioni, così pieni di eventi imprevedibili, di tragiche sorprese e strane fatalità, vengono in gran parte determinati da individui corrotti e instabili che detestano agire in prima persona perché non ne sono capaci. È un promemoria amaro, non ci piace, lo...
“L’ora di ricevimento”: la scuola è una commedia
di Livio Cerneca
Ha un unico difetto questo testo di Stefano Massini, ed è che richiede necessariamente un pubblico maturo, non in senso anagrafico ma nella capacità di cogliere l'ironia senza far prevalere il pregiudizio. Pregiudizio che si innalza glorioso e prevedibile quando entrano in scena quattro attrici in...
“Non c’è acqua più fresca”: Pasolini nel Far West
di Livio Cerneca
Mentre compiono i preparativi per una festa paesana, due uomini del villaggio – due personaggi come se ne trovano nelle piccole comunità, di quelli che si danno da fare, creativi, artisti artigiani, carpentieri attori, musicisti idraulici – evocano la provincia friulana con la sua campagna, le sue...
“Elvira”, Jouvet e l’arte della trasparenza
di Ilaria Moretti
Si sono concluse il 18 dicembre a Milano, al Piccolo Teatro Grassi, le repliche di Elvira, regia di Toni Servillo, traduzione dell’originale Elvire Jouvet 40 di Brigitte Jaques. Il testo, con la traduzione di Giuseppe Montesano, nasce come trasposizione scenica delle sette lezioni che Louis Jouvet tenne...
Uno dei nostri a Utøya
di Livio Cerneca
“Uno dei nostri? Avrei preferito fosse un islamico”. La contadina dirimpettaia di Anders Behring Breivik, ancora ignara che il compatriota assassino di cui sta parlando la televisione è proprio quel tipo strano che abita a due passi da casa sua, così commenta le notizie che pietrificano la Norvegia...
Finalmente Macbeth
di Eleonora Zeper
Accade talvolta che l’interprete capisca davvero l’opera. Non è sempre necessaria una fedeltà assoluta al testo o una messa in scena tradizionale in tutto e per tutto, per quanto il pubblico in genere la gradisca, né, all’opposto, una reinterpretazione radicale che porti all’origine dell’opera stessa, al di...
La meraviglia e il paradosso: il “Deserto dei Tartari” a teatro
di Eleonora Zeper
Doppia sfida, doppio paradosso. La prima sfida è portare a teatro il capolavoro di Dino Buzzati, il suo libro più importante e da lui più amato, confrontarsi non solo con il testo del 1940, ma anche con la trasposizione cinematografica che ne fece il grande Valerio Zurlini...
Evita da evitare
di Livio Cerneca
Non bastano scenografie girevoli e buone voci per fare un musical. Non serve un'interprete di successo al centro della scena se poi quello che ne esce potrebbe risultare fatale per la sua popolarità. È troppo rischioso decidere di proporre un musical di Tim Rice e Andrew Lloyd...
“Cuisine & Confessions”: omelette al salto mortale
Il soffritto sta già imbiondendo in padella quando i primi spettatori accedono in sala. Sul palco gli artisti sono affaccendati nei preparativi, sembra proprio di essere arrivati a casa di amici che ci hanno invitato a cena, complice anche il profumo di aglio che si spande tra palchi e...
Souper: una sporca cena elegante
di Livio Cerneca
Il ritorno del piccolo affresco di Ferenc Molnár al Teatro Rossetti di Trieste, dove è stato presentato anche nella scorsa stagione, è una benedizione che chi ama il teatro deve assolutamente farsi impartire. Souper (La cena) è un atto unico delizioso e crudele la cui attualità ci schiaffeggia...