di Francesca Macor
“Questo libro è pazzesco. E non posso dirti nulla di più perché direi troppo. Sembra l’ultimo film di Tarantino.”
Così ho detto al mio collega di Heartbreaker di Claudia Dey (Edizioni Black Coffee), dopo averlo letto in due giorni. E lui non ha potuto che concordare.
È un ottovolante, Quentin Tarantino che incontra David Lynch: una scrittura visionaria che racconta una storia conturbante. Si respirano le atmosfere degli Anni ’80 in una cittadina dimenticata dal mondo, da cui una madre sparisce allo stesso modo in cui era comparsa, gettandosi fuori da una Mercedes in corsa.
Attraverso lo sguardo della figlia, della cagnetta e del ragazzo chiamato “Supernatural” andiamo alla sua ricerca, scoprendo storture e tradizioni inquietanti, perdendoci in un labirinto temporale dal quale è difficile uscire, una montagna russa che porta dritti alla fatidica discesa finale.
Come dei pezzetti di puzzle che non combaciano, ci rendiamo conto che gli elementi che emergono da questa storia sono estranei ma verosimili, invitandoci a osservare anche le incongruenze della nostra società con lo stesso senso di straniamento.
#libridafemminucce n.3